lunedì 30 novembre 2015

Pollo vietnamita con riso basmati

Durante il mio viaggio nel sud est asiatico mi sono letteralmente innamorata della loro cucina.
Piccante, speziata, aromatica ma al contempo fresca e salutare, ricca di ingredienti strani ma che si sposano divinamente tra loro!
Un giorno decisi di provare a rifare una ricetta che mi era piaciuta molto, e da quel momento é diventata una dei piatti più richiesti di casa..
Considerate che la Marisa (mia nonna) fa SEMPRE il bis!

Ingredienti:
  • Un pollo da 1kg circa fatto a pezzetti e senza pelle
  • una radice di zenzero tritata finemente
  • 3-4 cucchiai di miele di castagno
  • 3 scalogni
  • il succo di 1 lime e mezzo
  • sale, pepe
  • 1 confezione di latte di cocco
  • coriandolo tritato
  • mezzo pacco di riso basmati bollito 



Procedimento: una volta spezzato il pollo in pezzi piccoli (io solitamente lo disosso), mettetelo in una ciotola con gli scalogni tritati, il miele di castagno, lo zenzero tritato sale e pepe. Coprite e lasciate marinare almeno mezzo'ora in frigorifero.
In una casseruola capiente o in una padella dai bordi alti metteteci un filo d'olio di oliva e quando é caldo metteteci il pollo marinato. Il miele di castagno oltre ad avere note amarognole che bilanciano bene la ricetta, consente al pollo di caramellarsi perfettamente e lo scalogno durante la cottura si scioglierà formando una cremina insieme allo zenzero.
Una volta che il pollo sarà bello rosolato e avrà raggiunto un colore ambrato da tutte le parti, versarci il latte di cocco, il succo di lime e un mezzo bicchiere d'acqua (io di solito ci sciaquo la confezione).
Lasciare cuocere per 20 minuti avendo cura di girare la carne ogni tanto onde evitare che si attacchi.
Servire caldo accompagnato dal riso basmati bollito (o cotto al vapore) e guarnire con del coriandolo fresco.

ăn ngon miệng nhé! (buon appetito!)
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Crostata di grano saraceno e mele

Amo molto la varietà degli ingredienti, e spesso mi fermo imbambolata davanti agli scaffali del supermercato fissando con aria assorta i diversi tipi di farina, di burro, di marmellate.
Prima non ci facevo caso, probabilmente ero troppo "giovane" per interessarmi alle infinite varietà che il mondo ci offre; per me la farina era quella bianca 00, punto.
Invece ultimamente mi affascinano proprio, soprattutto le farine.
Di riso, di kamut, macinata a pietra, con forza maggiore o minore, di manitoba, di cereali mista, di farro, di mais, di grano saraceno.
Stamani al supermercato mi ha incuriosito proprio quella, perché mi ricordavo di avere mangiato dei biscotti a base di farina di grano saraceno che mi erano piaciuti tantissimo.
Quindi l'ho comprata. Bella, biologica, ecosostenibile (perché non fa mai male) e macinata a pietra.

Tornata a casa ho visto che avevo delle mele golden molto mature, e ho pensato... andiamo ad impastare!



Ingredienti per la frolla:
  • 150g di farina di grano saraceno
  • 150g di farina 00
  • 160g burro morbido
  • 1 uovo grande intero + 1 tuorlo
  • 80g di zucchero di canna
  • 80g di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • la scorza grattugiata di un limone
Ingredienti per la farcia:
  • per la crema pasticcera trovate la mia ricetta qui : 150g di tuorli, 50g di amido di mais, 140g di zucchero, 100ml di panna fresca, 400ml di latte, vaniglia o limone.
  • le mele vanno tagliate sottilissime, messe in una ciotola e irrorate con il succo di un limone così che non si ossidino.
Procedimento: 

Iniziare facendo la crema pasticcera. In un pentolino sbattere i tuorli con lo zucchero fino a quando diventano chiari e spumosi. Aggiungere la vaniglia e l'amido.
Poco a poco incorporare il latte e la panna continuando a girare con la frusta così da non avere grumi. 
Una volta incorporato tutto il latte trasferire il pentolino sul fuoco e continuare a girare ininterrottamente fino a quando la crema non bollirà e sarà diventata soda. Lasciare raffreddare.
Iniziare ad impastare la frolla in una ciotola capiente: mettere le due farine, gli zuccheri e amalgamarli con una frusta. Aggiungere il burro a tocchetti, le uova e la scorza di limone, impastare con la punta delle dita e successivamente quando gli ingredienti risulteranno sbriciolati uniformemente trasferirli su un piano infarinato e lavorarli fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Fare riposare in frigorifero.
Tagliare le mele a fettine sottili (togliere la buccia a piacere), metterle in una ciotola e irrorarle con il succo di un limone così che non si anneriscano.
Ora comporre la crostata: Stendete la frolla e mettetela in una teglia da crostate. 
Con l'aiuto di una forchetta bucherellare uniformemente tutta la superficie compresi i bordi.
Stenderci la crema pasticcera ormai fredda e livellare la superficie. Disporre le fettine di mela a raggiera così che abbia l'aspetto di un fiore.
Irrorare nuovamente con il succo di limone e cospargere copiosamente con lo zucchero di canna.
Infornare a 180'C per 35-40 minuti circa.

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Insalata nizzarda tiepida

Questo è un piatto che amo decisamente perché combina tantissimi dei miei ingredienti preferiti in qualcosa di light, gustoso e soprattutto caldo, perché chi ha detto che le insalate devono essere per forza fredde?

chiaramennini

Ingredienti:
  • 2 uova sode (io le cuocio 9-10 minuti da quando bolle l'acqua)
  • una manciata di fagiolini verdi sbollentati ma ancora croccanti
  • cipolla rossa di tropea
  • 2 patate lesse
  • 1 pomodoro medio
  • a piacere aggiungere (io non li ho messi ) del peperone rosso crudo tagliato a listeranno sottili, tonno sott'olio, olive nere.
Per la salsa di accompagnamento:
  • olio evo
  • sale, pepe
  • qualche filetto di acciuga sott'olio o pasta di acciughe
  • pochi capperi dissalati
  • 2 cucchiaini di mostarda di dijone o senape
  • 1 cucc di aceto di vino bianco
Procedimento: Per realizzare la salsa usare un minipimer e frullare le acciughe, i capperi, la mostarda di dijone e il vino bianco, e montare come si farebbe con la maionese aggiungendo l'olio d'oliva a filo.  Aggiustare di sale e pepe.
In una ciotola capiente mettere i pomodori a spicchi, la cipolla tagliata fine, i fagiolini bolliti, le patate lesse tagliate a cubetti e le uova divise in quarti.
Aggiungere il resto degli ingredienti per un'insalata più ricca.
Versarci sopra la finta maionese e girare facendo attenzione a non rompere i componenti cotti.
Servire calda o almeno tiepida accompagnata da crostini di pane.

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domenica 29 novembre 2015

il Super Brunch della domenica!

Ah, la domenica... Il sopore che pervade il corpo, il letto che ti tiene imprigionato come un ostaggio, le coperte calde e morbide che ti avvolgono.. Non ci si vorrebbe alzare mai!
Figuriamoci mettersi ai fornelli per preparare un pesantissimo pranzo domenicale...
Molto meglio un bel brunch! Colorato, allegro, ricco di sapori e vitamine.
Questo che vi propongo oltre a rientrare nella categoria comfortfood, è anche un bel rimedio australiano post sbornia da sabato sera!
Quindi che aspettate!
Alzatevi (con molta calma, si intende) e andate in cucina!

Sto ascolando : Lou Reed

chiaramennini

Ingredienti: 

  • Un panino ai cereali (o pan carré)
  • un uovo
  • 1/2 avocado
  • salmone affumicato
  • formaggio spalmabile
  • insalatina di campo (io valeriana)
  • mirtilli freschi
  • the bianco al gelsomino (uno dei mie preferiti)
Procedimento:

Aprire il paninozzo in due. Se é pane di ieri infilatelo per 20 secondi nel microonde e poi tostatelo, oppure in forno, o direttamente nel tostapane.
Prendere un tegamino e friggere l'uovo.
Mettere in infusione il tè in una tazza di acqua calda e dolcificare a piacere (io non aggiungo niente perché lo trovo buonissimo così al naturale).
Ora procedere alla composizione: sulla base del panino mettere il formaggio spalmabile, l'avocado, l'insalata, il salmone, l'uovo, sale e pepe. 
In una ciotolina condire i mirtilli con zucchero e succo di limone.

Apparecchiate la vostra tavola in modo gratificante e circondarvi da tutto ció che vi piace!
Accendete la musica, prendete i biscotti, fatevi un buon caffè, leggetevi la vostra rivista preferita... insomma, RILASSATEVI, diventate tutt'uno con il vostro pigiama, oggi non avrete bisogno di nient'altro!

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sabato 28 novembre 2015

Polenta macinata grossa con fagiano in umido

Gente, da me é periodo di caccia!
E come si può resistere alla bontà e all'unicità della selvaggina?
A mia nonna hanno regalato un bel fagiano (morto ovviamente), e abbiamo deciso di cucinarlo insieme, così che lei potesse insegnarmi ancora un po' di "trucchetti" per la buona riuscita di questa carne, saporita ma non dalla facilissima cottura.
Prima di tutto il fagiano va spennato.
Oh capperi, che non spenno un pollo saranno almeno 7 anni, da quando abbiamo smesso di tenerne  in quantitá industriale.
Ok, calma e sangue freddo.
La Marisa (mia nonna) dice che é come andare in bicicletta, una volta imparato non ci si scorda mai.
E allora diamole retta.
Prima di tutto si immerge la bestiola (se così si può chiamare) in una pentola di acqua bollente, che apparentemente serve per dilatare i pori delle penne/piume.
Si tira fuori dall'acqua e ci si arma di tanta pazienza, ci si mette a sedere e si inizia a spennarlo.
Poi si eviscera, e una volta fatto, si passa alla pelle, che va tolta anche quella perché non richiesta nell'umido.
Poi si spezza, facendo attenzione di togliere tutti i piombini rimasti nella carne e anche tutti gli ossini che si possono essere schezzati passandolo sotto l'acqua corrente.
E ora inizia il bello.

Ingredienti:
  • Un fagiano (vedi sopra)
  • 1/2 lt di passata di pomodoro
  • 1 cipolla rossa
  • 1/2 carota
  • 1/2 costa di sedano
  • 3 cucc di triplo concentrato di pomodoro
  • 500g di macinato di vitellone
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • 1 foglia di alloro
  • sale/ pepe/ olio evo
  • 500g di polenta grossa macinata a pietra
  • 2,5 lt di acqua
Procedimento:

Fare marinare il fagiano nel vino rosso e nella cipolla con l'alloro e gli odori tritati, nel frattempo cuocere la polenta in accordo con le istruzioni scritte sulla scatola.
Prendere una casseruola e metterci l'olio, una volta caldo togliere il fagiano dalla marinatura e farlo rosolare per bene da tutti i lati. Quando è bello colorito versarci il liquido della marinatura e farlo ritirare.
Salare e pepare a piacere.
Unire il macinato e cuocere uniformemente. A questo punto aggiungere il pomodoro e il triplo concentrato.

chiaramennini

Far bollire per un po' fino a quando non si ritira, considerare che il fagiano ha una carne piuttosto dura e che più cuoce più si intenerisce.
Servire caldo accompagnato dalla polenta.

chiaramennini
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venerdì 27 novembre 2015

Rolle' di tacchino con spinaci e ratatouille di verdure

Questa ricetta mi ricorda molto mio nonno Gino.
Non per un motivo in particolare, se non per il semplice fatto che quando faccio un rollè ripieno mi vengono sempre in mente i suoi, i più buoni, i più saporiti, i più gustosi che io abbia mai mangiato.
Sicuramente l'arte del suo lavoro in cucina lo guidava senza mai sbagliare un colpo (aveva un negozio che al giorno d'oggi non si trova più, una "polleria", e da bravo "pollaiolo" era un maestro in campo di preparazione di arrosti e di disossatura).
Insomma, quando mi accingo a preparare un arrosto penso sempre a come sarebbe piaciuto a lui e come lo avrebbe fatto lui, vecchio buongustaio, e cerco sempre di emularlo un po'.

Quindi oggi non ci scostiamo troppo dalla tradizione.

Sto ascoltando: Chet Faker, "Thinking in textures".

Ingredienti:
  • 1/2 Fesa di tacchino fatta aprire a libro dal macellaio e assottigliata con il batticarne
  • 4 uova
  • una manciata di spinacini 
  • prosciutto cotto
  • formaggio filante
  • sale, pepe q.b
  • olio extravergine di oliva
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • verdure miste per la ratatouille 
(io ho usato carote, zucchine, zucca, peperoni, patate e cipolle rosse)

Preparazione:  prendere la fesa di tacchino e metterla tra due strati di carta da forno così da poterla battere col batticarne senza che si rompa, salarla e peparla a piacere.
In una padella grande e antiaderente preparare la frittatina sottile sbattendo 4 uova, salandole e pepandole, aggiungere una manciata di parmigiano grattugiato a piacere e gli spinaci.
A questo punto disponete la frittata sopra la carne di tacchino, poi ci adagiate il formaggio filante a fette (io ho usato le sottilette perché piacciono tanto a casa mia, ma potete usare provola, marzolino, o qualsiasi altro formaggio poco stagionato) e in seguito le fette di prosciutto cotto.
Adesso arriva il bello! Cercate di arrotolare uniformemente così da avere un salsicciotto bello paffuto e inseritelo nella rete da macellaio o se ne siete capaci legatelo con lo spago.
In una padella scaldate un filo d'olio con della salvia, del rosmarino e uno spicchio d'aglio in camicia e procedete con la rosolatura della carne (la celeberrima reazione di maillard).
Sfumare con il vino bianco.


Quando l'avrete rosolata bene da tutti i lati, adagiatela in una teglia con le verdure che avete tagliato a tocchi medi e cospargete il tutto con un filo d'olio extra vergine d'oliva.
Io le verdure le salo solitamente a metà cottura con del sale grosso.
Cuocete il tutto a 180'C per 45-55 minuti , fino a quando le verdure saranno morbide e siate fedeli alla prova dello stecchino: se bucate la carne di tacchino fino al centro e non uscirà più acqua, vorrà dire che la carne sarà cotta uniformamente.


Se volete una salsa di accompagnamento potete fare una salsa gravy, ma non credo che ce ne sia bisogno.
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Torta morbidina al cioccolato

Ci sono giorni in cui la mia voglia di cioccolato ha qualcosa di inarrestabile, e con questa torta celebro l'essenza del cacao, del cioccolato fondente, delle gocce, in un tripudio nero come l'ebano!
Questa é una ricetta ormai collaudata e rende piacevole una colazione tanto quanto una merenda.

Ingredienti: 
  • 200g di cioccolato fondente
  • 50g di cacao amaro
  • 120g zucchero 
  • 130g farina
  • 150g burro
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 60g di gocce di cioccolato fondente
Procedimento:

In un pentolino a bagnomaria sciogliere il cioccolato fondente a fiamma dolce e poi aggiungere il burro togliendo il tutto dal fuoco.
In una ciotola capiente montare i rossi d'uovo con lo zucchero fino a quando diventano spumosi e chiari, amalgamarli con il cioccolato fuso e la farina + il cacao + il lievito setacciati.
In una ciotola a parte montare a neve fermissima i bianchi d'uovo che verranno in seguito aggiunti al composto precedente.
Aggiungere le gocce di cioccolato.

Imburrare e infarinare una teglia da 22cm di diametro e infornare il tutto a 180'C per 35 minuti.

Quando si è intiepidita toglierla dallo stampo e spolverarla di zucchero a velo.

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Pancakes ai mirtilli

Non c'é niente al mondo che io ami di più del BRUNCH!
Davvero, ho una passione spropositata per questa usanza americana, soprattutto la domenica o i giorni di festa, quando ho voglia di rimanere di più sotto le coperte senza preoccuparmi della colazione e/o del pranzo!
Rimanendo in territorio U.S.A., una delle mie preparazioni preferite sono indubbiamente i pancakes ai mirtilli!
Soffici, morbidi, caldi e costellati da succosi mirtilli, li affogo (letteralmente) nello sciroppo d'acero e li cospargo di zucchero a velo, accompagnati da una tazza di latte o di te' sono veramente il massimo!
Ovviamente potete accompagnarli anche con una pallina di gelato alla crema o alla vaniglia, dipende da quanto siete ghiotti!

Benissimo, arriviamo al dunque.

chiaramenniniIngredienti:

  • 160g farina 00 (1+1/4 cup)
  • un pizzico di sale (1/2 teaspoon)
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci (1 teaspoon)
  • 2 cucchiaini di zucchero bianco (2 teaspoons)
  • 200ml di latte intero (1 cup)
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di burro (1/2 tablespoon)
  • una vaschetta di mirtilli (anche congelati vanno bene) (1/2 cup)
Procedimento: In una ciotola capiente setacciare la farina, il lievito, il sale, aggiungere lo zucchero.
In un altra ciotola sbattere insieme le uova con il latte e versare gli ingredienti liquidi in quelli secchi, aggiungere il burro sciolto, i mirtilli e mescolare (non troppo).
Lasciate riposare mezz'ora in frigorifero.
Scaldare un padellino antiaderente sul fuoco e ungerlo leggermente. 
Versare mezzo ramaiolo alla voltai composto e muovere leggermente la padella. 
Il pancake va girato quando iniziano a vedersi delle bollicine in superficie.
Cuocere anche dall'atro lato fino a quando é bello dorato.
Continuare cosi per la restante pastella.
Servire caldi con una cascata di sciroppo d'acero, miele, burro, marmellata, gelato, zucchero a velo e chi più ne ha piú ne metta!

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giovedì 26 novembre 2015

Supercolazione: Porridge di avena e latte con semi di chia

Con queste mattinate gelide e limpide mi torna in mente quando due anni fa lavoravo in Australia, ad Adelaide, in una di quelle esperienze che mi porterò sempre nel cuore, ovvero le famigerate farm.
Sorprendentemente quella fu una delle più belle avventure della mia vita, costellata di persone meravigliose che felicemente reputo la mia famiglia Australiana, con le quali ho condiviso per 90 giorni uno dei lavori più faticosi che io abbia mai fatto: gestire uno stud di cavalli da corsa!

Qui le giornate erano lunghe e lavorativamente parlando molto pesanti (pensate che ho perso 8kg mangiando come un lupo!) ma ho imparato tantissimo della cucina australiana, quella vera, quella che attinge dalla cucina inglese ma che la stravolge allo stesso tempo. Bene. Partiamo dalla colazione, calda, sostanziosa, salutare e piena di vitamine.

chiaramennini
ph: chiaramennini
Ingredienti:
  • Una tazza di fiocchi d'avena
  • Due tazze di latte 
  • miele per dolcificare
  • una banana (o altra frutta di stagione, va benissimo qualsiasi tipo)
  • una manciata di semi di chia o di lino per un maggior apporto di vitamine e aminoacidi

ci sono due tipi di cottura: una in un pentolino a fuoco dolce e una al microonde.


  • Microonde: in una ciotola di ceramica versare l'avena con il latte e fate cuocere a potenza elevata fino a quando l'avena non inizia ad assorbire il latte e si ammorbidisce.
  • Pentolino: cuocere il latte con l'avena avendo cura di mescolare continuamente (sennò si attacca) fino a quando l'avena diventa morbida. Ci vorranno una decina di minuti.

Addolcire con miele a piacere e aggiungere la banana fatta a fettine o qualsiasi tipo di frutta vogliate.

Un bel calcio d'inizio alla giornata! 

NB: Per chi volesse saperne di più sui semi di chia, deve cliccare qui, green me

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Lasagne tricolore

Oggi non ho voglia di cucinare espresso, ho da fare un miliardo di cose, tra cui l'albero di natale, pulizie domestiche e allestimento di addobbi natalizi (si lo so che é presto bla bla bla, ma io amo l'atmosfera natalizia e tutte le decorazioni che posso mettere in giro per casa, quindi anche se è soltanto il 27 novembre nessuno riuscirà a fermarmi! ahah).
Dunque ho deciso di avvantaggiarmi per la cena di stasera, dove presenterò le buonissime....

Questa é una ricetta che mi sta molto a cuore che mi ha insegnato una cuoca sopraffina e che ogni tanto ripropongo con grande gioia dei miei commensali.

chiaramennini

Ingredienti:

PER LA BESCIAMELLA:
  • 1 lt di latte intero
  • 100 g di farina
  • 100 g di burro
  • noce moscata / sale q.b
  •  pesto alla genovese*
  •  mozzarella tagliata a cubetti
  •  pomodori pachino sbucciati e sminuzzati
  •  provola dolce tagliata a fette sottili o a dadini **
  •  sfogliavelo di pasta all'uovo per le lasagne
  •  parmigiano reggiano grattugiato 

* Il pesto vorrei tanto averlo fatto io ma purtroppo non ho disponibilità di basilico fresco, quindi dovrò accontentarmi di quello che trovo al bancone della gastronomia, senza aglio e che comunque trovo molto buono.
** i pomodori io li sbuccio praticandogli un incisione a x e tuffandoli nell'acqua bollente per pochissimi minuti e in seguito rituffandoli in acqua ghiacciata, con lo shock termico togliere la pelle sarà un gioco da ragazzi!



Procedimento: Preparare la besciamella in un tegame facendo sciogliere il burro e versandoci a pioggia la farina avendo cura di lavorarla con le fruste onde evitare la formazione di grumi e cuocere questo composto (roux) fino a quando non diventa dorato. Per velocizzare la realizzazione scaldare il latte in un altro pentolino e versarlo nel roux piano piano lavorandolo sempre con la frusta fino a quando non l'avrete incorporato del tutto. Aggiustare di sale e noce moscata. Lasciare bollire girando la besciamella completamente fino a quando non sarà diventata abbastanza soda.
In una padella soffriggi i pomodori a cubetti precedentemente spellati (puoi usare anche i pelati in scatola) con uno spicchio d'aglio e un filo d'olio, cuoci fino a quando non saranno morbidi ma non sfaldati. Aggiusta di sale e pepe.
In una pentola di acqua salata sbollentare i fogli di pasta fresca all'uovo e stenderli su canovacci avendo cura di non romperli (Se usate i fogli precotti potete ignorare questo passaggio).
Completati questi passaggi non vi resta che assemblare le vostre lasagne alternando strati di besciamella, pesto, pomodoro, scamorza, mozzarella e parmigiano ad altri strati di pasta.
Per una crosta bella formaggiosa e croccante terminate lo strato in superficie solo con la besciamella e i formaggi, puntinandolo di pesto e pomodoro.
Cuocere in forno a 180'C per almeno mezzora fino a quando non risulteranno belle gratinate, oppure terminatele con una passata al grill.



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mercoledì 25 novembre 2015

Red Velvet Cupcakes.. a modo mio!

Buongiorno, buongiorno! Pur essendo una fredda mattina di fine novembre, il sole splende e gli uccellini cinguettano! 
E tutto questo buon'umore che mi pervade mi fa venire voglia di dolci!
Poi si avvicina il periodo natalizio.. tutto si illumina, si tinge di verde e di rosso..
Quindi oggi postero' una delle ultime ricette che ho provato, e che ho modificato a seconda dei miei gusti. 
Spero vi piaccia tanto quanto é piaciuta ai miei amici, perché sono stati un vero e proprio successone!
nb: la ricetta originale la trovate su sally baking addiction

chiaramennini



ingredienti per 12 cupcakes: 
2 uova grandi a temp ambiente e separate
160g farina 00
30g amido di mais o maizena
1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda
4 cucchiaini di cacao amaro
una punta di sale (nb: serve ad incrementare la lievitazione del bicarbonato, é importante!)
60g di burro a temperatura ambiente 
200g di zucchero semolato (o extrafine)
120g di olio vegetale (io ho usato quello di semi)
2 cucchiaini di estratto di vaniglia o i semini di una bacca
1/2 cucchiaino di aceto di mele
colorante rosso per alimenti
gocce di cioccolato fondente 
120 ml di "buttermilk" -> anche detto "latticello" e' un tipo di latte acido e spesso come consistenza, e non e' semplicissimo trovare questo ingrediente negli store, quindi fatevelo da soli!
A 120ml di latte aggiungete 1/2 cucchiaino di succo di limone, mescolate e fate riposare per 15 minuti. Et voilà il gioco é fatto!

frosting al formaggio:
1 confezione di philadelphia
250g di mascarpone
250g panna da montare
zucchero a velo q.b.

procedimento: Accendete il forno a 175-180'C statico e lasciatelo preriscaldare. Come per ogni tipo di cupcake, l'importante é  montare il burro con lo zucchero fino a quando diventa bello bianco, spumoso e a crem (ci vorranno circa 5 minuti).  
A parte montate i gli albumi a neve ferma, e in un'altra ciotola mescolare tutti gli ingredienti secchi insieme.
Nella ciotola del burro e zucchero aggiungere poi l'olio vegetale e le uova uno alla volta. Se il composto risulta come "separato" non vi preoccupate, é normale! A questo punto aggiungere la vaniglia e il colorante (io ne ho messo 3 cucchiai), e poi iniziare ad aggiungere il mix di ingredienti secchi alternandolo con il latticello. FATE ATTENZIONE A NON MESCOLARE TROPPO.
Aggiungete adesso gli albumi montati a neve e le gocce di cioccolato per ultime. 
Il composto dovrà risultare setoso, un po' appiccicoso e abbastanza spesso. PERFETTO!
Adesso allineate le teglie per muffins con i pirottini di carta, riempiteli per 3/4 (ricordatevi che lieviteranno e non vorrete sicuramente che la pastella coli per tutto il forno!)e fate cuocere per 20-25 minuti. 
PER LA COPERTURA AL FORMAGGIO: in una ciotola lavorate il mascarpone con il philadelphia e lo zucchero a velo fino a quando sono ben combinati. Aggiungere la panna liquida e montare il tutto con le fruste elettriche fino a quando non risulta bello sodo e capace di stare in piedi da solo :)
Aromatizzare a piacere.
Mi raccomando di lasciare freddare completamente i cupcake prima di decorarli con il frosting, altrimenti si scioglierà! 

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martedì 24 novembre 2015

Orzotto ai porri e brie

Sarà che sono nata in una umida mattina di Ottobre, sarà che i colori dell'autunno mi scaldano il cuore e che non mi dispiace nemmeno tirare fuori le mie amatissime sciarpe tricoté, sarà quel che sarà ma questa stagione per me é ricchissima di spunti per la cucina perché mi viene proprio voglia di chiudermi in casa e mettermi all'opera!
Amo gli ingredienti stagionali e quindi amo sperimentare tutti i giorni qualcosa di nuovo.
Oggi ho visto dei bellissimi porri freschi al mercato, belli bianchi, sodi ("strinti" come dice mia nonna) e mi sono lasciata prendere dall'ispirazione! Quindi stasera...

ingredienti: 

  • 500g di orzo perlato toscano
  • 2 porri medi
  • un cucchiaio di burro (più uno per la mantecazione)
  • olio extravergine di oliva
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • formaggio brie 
  • sale, pepe nero appena macinato
  • brodo vegetale q.b.
  • 300ml di latte

Procedimento: in una casseruola dai bordi alti far appassire i porri precedentemente puliti, lavati e tagliati a rondelle (evitate la parte verde che risulta più legnosa) in un cucchiaio di burro e in uno di olio evo. Non importa mettere i porri quando i grassi stanno già soffriggendo, potete mettere anche tutto a freddo, e lasciare cuocere a fuoco basso aggiungendo un goccio di brodo alla volta fino a quando i porri non risultano traslucidi e morbidi. 
Lavare l'orzo sotto l'acqua corrente e farlo tostare (come si farebbe per un risotto) insieme ai porri fino a quando non diventa semi trasparente. A questo punto aggiungete il brodo un po alla volta e il latte fino a quando l'orzo all'assaggio non risulterá cotto (ci vorranno all'incirca 35 minuti). Aggiustare di sale.
Una volta cotto, aggiungere i cubetti di brie e il parmigiano grattugiato e mantecare il tutto lontano dal fuoco. Servire con una grattata di pepe nero macinato fresco.

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lunedì 23 novembre 2015

Once upon a time..


"Alle pendici dell'Appennino tosco-emiliano, nella terra di Dante Alighieri, c'era una volta una bambina dalle guance paffute e dagli occhi blu, e che dicevano tutti fosse molto curiosa.
Tutti i giorni stava con la nonna e la aiutava a sbrigare le faccende di casa: dave da mangiare ai polli, ai conigli e alle anatre che avevano in cortile, coglieva la frutta dagli alberi nell'orto e a seminava tutte le verdure che poi sarebbero cresciute rigogliose.
Insieme facevano marmellate, confetture, sott'oli, pasta fatta in casa, dolci da leccarsi i baffi e tantissime altre cose deliziose, e piano piano, un po' alla volta la piccola bambina imparava, migliorava, diventando sempre più indipendente e iniziando a pasticciare autonomamente.
La nonna le insegnó cose molto importanti in cucina, come il rispetto per le materie prime e le ricette della tradizione toscana.
Ma alla bambina curiosa tutto questo non bastava e alla tenera etá di 16 anni decise di affiancare gli studi di liceo linguistico a un mestiere più divertente.. volle imparare a fare la macellaia!
E senza paura dei coltelli e senza paura di sporcarsi le mani, si fece insegnare dal mastro macellaio tutti i segreti della carne, su come tagliarla e sopratutto come cucinarla...
A 18 anni poi, assetata dalla voglia di esplorare, dopo aver viaggiato per l'Europa e assaggiato tutto ciò che poteva, decise di partire, lasciando famiglia ed amici e iniziando quella che sarebbe stata la sua grande avventura... E senza ripensamenti voló nella terra dei canguri: l'Australia!
In quella terra così lontana incontro' persone splendide, che le diedero molta fiducia e che le fecero capire quella che sarebbe diventato il suo più grande sogno: diventare una chef.
Dopo quasi due anni di permanenza in quel magnifico continente decise di viaggiare ancora e partì alla volta della Thailandia e di Singapore, alla scoperta dei sapori del sud est asiatico, per poi virare verso gli USA, l'Africa e saltando solo un continente ma che sarà il prossimo da vedere: l'America centrale e del sud!
Ma come succede spesso ai viaggiatori affamati, i soldi ad un certo punto scarseggiano, le monete d'oro che si era guadagnata nella terra dei canguri non erano più così numerose... la sua famiglia iniziava a mancarle, e quindi per la gioia della mamma, della nonna e del suo babbone, la piccola vagabonda tornó a casa, e dal quel giorno delizió tutti con le specialità apprese nei suoi viaggi, mischiandole con la tradizione e aggiungendo sempre un pizzico d'amore (che non guasta mai)! 

E cosi vissero tutti felici e contenti... a pancia piena!"

Phuket, Thailand 2014
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